Nei titoli e nei testi troverete qualche rimando cinematografico (ebbene si, sono un cinefilo). Se non vi interessano fate finta di non vederli, già che non sono fondamentali per la comprensione dei post...

Di questo blog ho mandato avanti, fino a Settembre 2018, anche una versione in Spagnolo. Potete trovarla su El arte de la programación en C. Buona lettura.

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lunedì 26 maggio 2025

Il buono, il brutto, il VLA
come usare i Variable Length Array in C - pt.3

Tuco (il brutto): Il mondo è diviso in due, amico mio: quelli che hanno la corda al collo e quelli che la tagliano. Solo che il collo dentro la corda è il mio, sono io che rischio, perciò la prossima volta voglio più della metà.
Biondo (il buono): Sì, è vero che tu rischi. Ma io taglio e se tu mi abbassi la percentuale... sigaro? ... potrei sbagliare la mira.

(...una premessa: questo post è un remake di un mio vecchio post (parte 3 di 3). Ma, anche se tratta lo stesso argomento, amplia e perfeziona un po' il discorso è mi è sembrato il caso di riproporlo. Leggete e mi direte...)

Dunque, dove eravamo rimasti? Ah si, nel primo articolo della serie (che avete appena riletto, vero?), avevamo approvato, con riserva, i Variable Length Array (VLA per gli amici), che sono facili da usare, utili e con ottime prestazioni. Poi, nel secondo articolo (anche quello è da rileggere, eh!), avevamo, ahimè, confermato la riserva assegnandogli il ruolo del cattivo del mitico Il buono, il brutto, il cattivo del grande Sergio Leone, e questo perché i contro dei VLA superavano ampliamene i pro. Ed ora eccoci di nuovo sul pezzo e, come promesso, oggi parleremo di un parente stretto dei VLA, ovvero della funzione alloca(3)... sarà un buono, un brutto o un cattivo?

...ciao, sono lo spoiler di questo post!...

E allora: ho aggiunto del codice al programma di test (visto nei precedenti articoli) per provare la alloca(3). E, per non farci mancare niente, ho aggiunto anche del codice per provare la versione C++ della malloc(3), ovvero la new (ebbene si: dopo il problematico test di std::vector dello scorso post era doveroso parlare anche di qualcosa più prestante, mica si dica che ce l'ho con il C++...). Quindi useremo il programma C++ già proposto (tanto era praticamente identico alla versione C) di cui vi riporterò solamente il main() e le due funzioni di test aggiunte (e, per ricostruire il programma completo, basta consultare i due post precedenti e fare un po' di copia-e-incolla). Vai col codice!

#include <stdio.h>
#include <time.h>
#include <stdlib.h>
#include <vector>

#define MYSIZE 1000000

// variabile dummy per evitare lo svuotamento totale delle funzioni usando g++ -O2
int avoid_optimization;

// prototipi locali
void runTest(int iterations, void (*funcptr)(int), int size, const char *name);
void testVLA(int size);
void testMallocVLA(int size);
void testStackFLA(int dum);
void testHeapFLA(int dum);
void testAllocaVLA(int size);
void testVectorVLA(int size);
void testNewVLA(int size);

// funzione main()
int main(int argc, char* argv[])
{
// test argomenti
if (argc != 2) {
// errore: conteggio argomenti errato
printf("%s: wrong arguments counts\n", argv[0]);
printf("usage: %s vla iterations [e.g.: %s 10000]\n", argv[0], argv[0]);
return EXIT_FAILURE;
}

// estrae iterazioni
int iterations = atoi(argv[1]);

// esegue test
runTest(iterations, &testVLA, MYSIZE, "testVLA");
runTest(iterations, &testMallocVLA, MYSIZE, "testMallocVLA");
runTest(iterations, &testStackFLA, 0, "testStackFLA");
runTest(iterations, &testHeapFLA, 0, "testHeapFLA");
runTest(iterations, &testAllocaVLA, MYSIZE, "testAllocaVLA");
runTest(iterations, &testVectorVLA, MYSIZE, "testVectorVLA");
runTest(iterations, &testNewVLA, MYSIZE, "testNewVLA");

// esce
return EXIT_SUCCESS;
}

// testAllocaVLA() - funzione per eseguire il test della alloca VLA
void testAllocaVLA(
int size) // size per alloca()
{
int *allocavla = (int*)alloca(size * sizeof(int));

// loop di test
for (int i = 0; i < size; i++)
allocavla[i] = i;

// istruzione per evitare lo svuotamento totale della funzione usando g++ -O2
avoid_optimization = allocavla[size / 2];
}

// testNewVLA() - funzione per eseguire il test della new VLA
void testNewVLA(
int size) // size per new
{
int *newvla = new int[size];

// loop di test
for (int i = 0; i < size; i++)
newvla[i] = i;

// istruzione per evitare lo svuotamento totale della funzione usando g++ -O2
avoid_optimization = newvla[size / 2];

delete[] newvla;
}

Come potete vedere, le due funzioni aggiunte sono perfettamente allineate stilisticamente con le altre che avevo già proposto e sono, come sempre, iper-commentate, così non c'è neanche bisogno di dilungarmi in spiegazioni. E i risultati del test? Vediamoli!

aldo@Linux $ g++ -O0 vlacpp.cpp -o vlacpp
aldo@Linux $ ./vlacpp 2000
testVLA - Tempo trascorso: 3.908325 secondi
testMallocVLA - Tempo trascorso: 2.724537 secondi
testStackFLA - Tempo trascorso: 3.631790 secondi
testHeapFLA - Tempo trascorso: 3.623486 secondi
testAllocaVLA - Tempo trascorso: 2.751826 secondi
testVectorVLA - Tempo trascorso: 8.930886 secondi
testNewVLA - Tempo trascorso: 2.752857 secondi

aldo@Linux $ g++ -O2 vlacpp.cpp -o vlacpp
aldo@Linux $ ./vlacpp 2000
testVLA - Tempo trascorso: 0.633613 secondi
testMallocVLA - Tempo trascorso: 0.627741 secondi
testStackFLA - Tempo trascorso: 0.267571 secondi
testHeapFLA - Tempo trascorso: 0.263820 secondi
testAllocaVLA - Tempo trascorso: 0.623920 secondi
testVectorVLA - Tempo trascorso: 0.773795 secondi
testNewVLA - Tempo trascorso: 0.613130 secondi

Allora, cosa si può dire? I risultati dei test dei post precedenti li abbiamo già ampiamente commentati, quindi ora possiamo solo aggiungere questo: alloca(3) è molto veloce, visto che è, in pratica, una malloc(3) nello stack (e, usandola in maniera appropriata, potrebbe/dovrebbe essere la più veloce del gruppo). E la new? Beh, si comporta (come previsto) benissimo, anche perché, spesso, la new usa internamente la malloc(3).

E va bene: la alloca(3) è veloce, ma lo è (solo un po' meno) anche un VLA, e questo non lo ha salvato dal essere eletto come cattivo nello scorso articolo Quindi ci toccherà fare di nuovo una lista di pro e contro, e vedere quale parte pesa di più. Vediamo prima i pro:

  1. La alloca(3) è molto veloce, già che usa lo stack invece del heap.
  2. È anche facile da usare, visto che è, praticamente, una malloc(3) senza free(3). La variabile allocata ha uno scope a livello di funzione, quindi rimane valida fino a quando la funzione ritorna al chiamante, esattamente come una qualsiasi variabile automatica locale (anche un VLA funziona più o meno così, ma il suo scope è a livello di blocco, non di funzione, e questo è, probabilmente, un punto a favore dei VLA).
  3. Per il motivo visto al punto 2 la alloca(3) non lascia in giro residui di memoria in caso di errori gravi nella attività di una funzione (e con malloc + free non è altrettanto facile realizzare questo). Se poi siete soliti a usare cosucce come longjmp(3) i vantaggi in questo senso sono grandissimi.
  4. A causa della sua implementazione interna (senza entrare in dettagli profondi) la alloca(3) non causa frammentazione della memoria.

Uh, che bello! E i contro?

  1. La gestione degli errori è problematica, perché non c'è maniera di sapere se alloca(3) ha allocato bene o ha provocato un stack overflow (in questo caso provoca effetti simili a quelli di un errore per ricorsione infinita)... uh, questo è esattamente lo stesso problema dei VLA.
  2. Non è molto portabile, visto che non è una funzione standard e il suo funzionamento e la sua presenza dipendono molto dal compilatore in uso.
  3. È error prone per almeno tre motivi:
    • Bisogna usarla con attenzione, visto che induce, tipicamente, a errori come usare la variabile allocata quando oramai non è più valida (ritornarla o inserirla dentro una struttura dati esterna alla funzione, per esempio)... ma noi siamo ottimi programmatori e questo punto non ci spaventa, no?
    • Ci sono problemi ancora più sottili da considerare nell'uso, ad esempio può risultare MOLTO pericoloso mettere una alloca(3) dentro un loop o in una funzione ricorsiva  (povero stack!) oppure in una funzione inline (visto che una inline usa lo stack in una maniera che si scontra un po' con la maniera di usare lo stack della alloca(3))... ma noi siamo ottimi programmatori e questo punto non ci spaventa, no?
    • Usa lo stack, che è normalmente limitato rispetto allo heap (specialmente nella programmazione embedded che è molto frequentata dai programmatori C...). Quindi esaurire lo stack e provocare uno stack overflow è facile (e difficile da controllare, vedi il punto 1)... ma noi siamo ottimi programmatori e questo punto non ci spaventa, no?

E vabbè, conclusioni? Ci sarebbero gli estremi per dichiarare la alloca(3) come un altro cattivo (la stessa sorte dei VLA) ma, dati i notevoli pro e, soprattutto, dato che oggi sono di buon umore, la dichiareremo solo come brutto (visto lo spoiler nella figura iniziale?). Comunque, mi raccomando: usate la alloca(3) con molta cautelauomo avvisato mezzo salvato!

Ciao e al prossimo post! 

lunedì 28 aprile 2025

Il buono, il brutto, il VLA
come usare i Variable Length Array in C - pt.2

Biondo (il buono): [contando gli uomini di Sentenza] Uno, due, tre, quattro, cinque, sei... Sei, il numero perfetto!
Sentenza (il cattivo): Non è tre il numero perfetto?
Biondo (il buono): Sì, ma io ho sei colpi qui dentro...

(...una premessa: questo post è un remake di un mio vecchio post (parte 2 di 3). Ma, anche se tratta lo stesso argomento, amplia e perfeziona un po' il discorso è mi è sembrato il caso di riproporlo. Leggete e mi direte...)

Dunque, dove eravamo rimasti? Ah si, nell'ultimo articolo (che avete appena riletto, vero?) avevamo approvato (con riserva) i Variable Length Array (VLA per gli amici), che sono facili da usare, utili e con ottime prestazioni, ma allora... perché ho detto che sono adatti al ruolo del cattivo nel mitico Il buono, il brutto, il cattivo del grande Sergio Leone?

...non fidatevi del VLA, parola del buono!...

Presto detto: oltre ai (notevoli) pro ci sono anche alcuni (pesanti) contro. Prima di seguire ricordiamoci sempre che un VLA si alloca dinamicamente nello stack come una variabile automatica con scope limitato al blocco di codice dove avviene l'allocazione: dopodiché i (principali) possibili problemi sono:

  1. la gestione degli errori è problematica, perché non c'è maniera di sapere se il VLA è stato allocato bene o ha provocato un stack overflow  (in questo caso provoca effetti simili a quelli di un errore per ricorsione infinita).
  2. il size del VLA si decide a run-time, quindi il compilatore deve fare dei giochi un po' strani: in base all'implementazione è possibile che una parte (anche importante) dello stack di una funzione venga riservato per un VLA, limitando molto la memoria locale disponibile. Quindi lo stack overflow è sempre dietro l'angolo.
  3. la portabilità del codice va un po' a farsi benedire: il codice diventa molto compiler-dependent  e, soprattutto, visto che una buona fetta di programmatori C scrivono anche codice per sistemi embedded (dove lo stack è, spesso, limitato) risulta complicato il porting di funzioni da applicazioni normali  ad applicazioni embedded. Funzioni che, magari, smetterebbero di funzionare per motivi misteriosi (beh, neanche tanto misteriosi...).
  4. E, dulcis in fundo: forse per i motivi appena elencati (o per altri ancora) da C11 in avanti i VLA sono opzionali e subordinati al flag __STDC_NO_VLA__ del compilatore, e questo è un brutto segno.

Che fare allora? Meglio non usarli o usarli con le precauzioni del caso, anche perché le alternative non mancano. E, con questo, abbiamo trovato il Cattivo!

E adesso ci tocca cercare qualcuno che sia adatto ai ruoli del buono e del brutto. Ecco, per il buono non c'è problema, il candidato ideale è la cara, buona, vecchia malloc(3) che è sempre una garanzia ed è uscita molto bene dal test. Sulla malloc(3) è inutile dilungarci, è un punto fermo del C e ne abbiamo già parlato abbondantemente qui.

E il brutto? Beh, per cercare uno adatto dovremo, ahimè, addentrarci nel lato oscuro della forza, e cioè in territorio C++...

(...apro una parentesi: non parlo mai di argomenti che non conosco, perché penso che sia stupido farlo. Per fare un esempio: io non capisco niente di moto e, vi assicuro, nessuno ha mai avuto l'onore di sentirmi disquisire sul mondiale di MotoGP. Seguo una filosofia che, sfortunatamente, non è seguita da molta gente, è cioè: "mai parlare solo per dare aria alla bocca". Proprio in virtù di questa coerenza penso di avere i titoli per parlare del C++: lo uso in parallelo al mio amato C da circa trenta (!) anni, e, modestia a parte, penso di saperlo usare bene. Quindi ne posso disquisire, nel bene e nel male. Chiudo la parentesi...).

Allora, ho ripreso pari pari l'esempio C del post precedente e (facendo il minimo sindacale di modifiche) l'ho trasformato in codice C++, per poter, così, aggiungere un test nuovo che usa std::vector (questo è un oggetto particolarmente caro ai C++ lovers, che lo usano anche per condire l'insalata). Per non ripetere tutto il codice dello scorso post vi riporto solo il main() e la nuova funzione di test aggiunta (il resto è, praticamente, invariato). Vai col codice!

#include <stdio.h>
#include <time.h>
#include <stdlib.h>
#include <vector>

#define MYSIZE 1000000

// variabile dummy per evitare lo svuotamento totale delle funzioni usando g++ -O2
int avoid_optimization;

// prototipi locali
void runTest(int iterations, void (*funcptr)(int), int size, const char *name);
void testVLA(int size);
void testMallocVLA(int size);
void testStackFLA(int dum);
void testHeapFLA(int dum);
void testVectorVLA(int size);

// funzione main()
int main(int argc, char* argv[])
{
// test argomenti
if (argc != 2) {
// errore: conteggio argomenti errato
printf("%s: wrong arguments counts\n", argv[0]);
printf("usage: %s vla iterations [e.g.: %s 10000]\n", argv[0], argv[0]);
return EXIT_FAILURE;
}

// estrae iterazioni
int iterations = atoi(argv[1]);

// esegue test
runTest(iterations, &testVLA, MYSIZE, "testVLA");
runTest(iterations, &testMallocVLA, MYSIZE, "testMallocVLA");
runTest(iterations, &testStackFLA, 0, "testStackFLA");
runTest(iterations, &testHeapFLA, 0, "testHeapFLA");
runTest(iterations, &testVectorVLA, MYSIZE, "testVectorVLA");

// esce
return EXIT_SUCCESS;
}

// testVectorVLA() - funzione per eseguire il test del vector VLA
void testVectorVLA(
int size) // size per std::vector
{
std::vector<int> vectorvla(size);

// loop di test
for (int i = 0; i < size; i++)
vectorvla[i] = i;

// istruzione per evitare lo svuotamento totale della funzione usando g++ -O2
avoid_optimization = vectorvla[size / 2];
}

Compilando (con/senza ottimizzazioni) ed eseguendo questo codice i risultati sono i seguenti:

aldo@Linux $ g++ -O0 vlacpp.cpp -o vlacpp
aldo@Linux $ ./vlacpp 2000
testVLA - Tempo trascorso: 3.912879 secondi
testMallocVLA - Tempo trascorso: 2.727576 secondi
testStackFLA - Tempo trascorso: 3.662505 secondi
testHeapFLA - Tempo trascorso: 3.625115 secondi
testVectorVLA - Tempo trascorso: 8.964794 secondi

aldo@Linux $ g++ -O2 vlacpp.cpp -o vlacpp
aldo@Linux $ ./vlacpp 2000
testVLA - Tempo trascorso: 0.630394 secondi
testMallocVLA - Tempo trascorso: 0.615095 secondi
testStackFLA - Tempo trascorso: 0.218578 secondi
testHeapFLA - Tempo trascorso: 0.208932 secondi
testVectorVLA - Tempo trascorso: 0.773074 secondi

E, allora, come si è comportato std::vector direi che i numeri parlano da soli, quindi abbiamo un buon candidato per il ruolo del brutto... ma vabbè, mettiamola giù in maniera diplomatica: diciamo che abbiamo due notizie, una buona e una cattiva:

  • la buona notizia è che il C++ è efficiente come il C (e su questo non avevo dubbi), infatti il nostro programma C trasformato in C++ ottiene (nei primi quattro test) le stesse prestazioni (andate a controllare là, se non ci credete, eh!).
  • la brutta notizia è che il C++ è efficiente come il Cma solo se lo usate come il C, quindi niente STL e ammennicoli vari. Ma, comunque, con l'ottimizzazione attivata, anche std::vector  funzionicchia...

(...apro un altra parentesi: ovviamente la brutta notizia qui sopra non deriva solo dal semplice test proposto in questo post: deriva da anni ed anni di osservazioni ed uso intensivo di entrambi i linguaggi, ci mancherebbe solo. Chiudo la parentesi...).

E, visto quanto sopra, credo che sia il caso di esporre (brevemente) una mia opinione: il C++ è un grande linguaggio potente, efficiente ed espressivo (è parente stretto del C!), con cui si può scrivere del Software di alta qualità. Ma i risultati migliori (perlomeno in termini di prestazioni e fluidità del codice) si ottengono usandolo per quello che era stato concepito originalmente, e cioè come un semplice C a oggetti. La piega che ha preso in seguito (da quando è caduto nelle mani dei malefici committee ISO) non mi piace e non mi convince... ma, fortunatamente (e questo è importante), continua a poter essere usato nella sua essenza, quella che permette di scrivere a oggetti usando un linguaggio (quasi) identico al C (e questo si aggancia alla buona notizia qui sopra... e do per scontato che prestazioni e fluidità del codice siano estremamente importanti, eh!).

Ah, una ultima precisazione per chi si è sorpreso del codice C++ (qui sopra) che include un VLA: è una gentile offerta dal nostro amato GCC (nella sua incarnazione g++). Quindi è un estensione del linguaggio fornita dal compilatore, visto che i VLA non fanno parte del C++ standard (almeno fino a C++14).

Nel prossimo post, per chiudere il cerchio, parleremo di un parente stretto dei VLA, e cioè della funzione alloca(3)Sarà un altro buono, un altro brutto o un altro cattivo?

Ciao e al prossimo post!

lunedì 24 marzo 2025

Il buono, il brutto, il VLA
come usare i Variable Length Array in C - pt.1

cacciatore di taglie: Ehi, lo sai che la tua faccia somiglia a quella di uno che vale duemila dollari?
Biondo (il buono): [comparendo alle loro spalle] Già... ma tu non somigli a quello che li incassa...

(...una premessa: questo post è un remake di un mio vecchio post (parte 1 di 3). Ma, anche se tratta lo stesso argomento, amplia e perfeziona un po' il discorso è mi è sembrato il caso di riproporlo. Leggete e mi direte...)

Il riferimento cinematografico di questo mese calza proprio a pennello: un Variable Length Array (VLA per gli amici) sarebbe perfetto per fare la parte del cattivo nel capolavoro Il buono, il brutto, il cattivo del grande Sergio Leone. E alla fine del (prossimo) articolo sarà chiaro il perché.

...ciao sono un VLA: inizia a preoccuparti...

I  VLA sono una cosa relativamente (si, molto relativamente) nuova del C: sono stati introdotti nel C99, e sono, apparentemente, il sogno fatto realtà del mondo C: "Finalmente gli array con dimensione variabile! Ah, se li avessi avuti prima del '99!". Allora: l'idea è semplice, con un VLA potete scrivere cosucce tipo queste:

void myVla(
int size1, // un size desiderato del VLA
int size2) // un size desiderato del VLA
{
// il mio VLA di int
int ivla[size1];

// fai qualcosa con il VLA di int
...

// il mio VLA bidimensionale di float
float fvla[size1][size2]:

// fai qualcosa con il VLA bidimensionale di float
...
}

Fantastico, no? Troppo bello per essere vero... ma ci saranno delle controindicazioni? Sicuramente non nelle prestazioni: ho scritto giustappunto un po' di codice per testare le prestazioni dei VLA rispetto alle alternative più immediate: array dinamici (con malloc(3)) e array fissi (in heap e stack). Vediamolo, no? Vai col codice!

#include <stdio.h>
#include <time.h>
#include <stdlib.h>

#define MYSIZE 1000000

// variabile dummy per evitare lo svuotamento totale delle funzioni usando GCC -O2
int avoid_optimization;

// prototipi locali
void runTest(int iterations, void (*funcptr)(int), int size, const char *name);
void testVLA(int size);
void testMallocVLA(int size);
void testStackFLA(int dum);
void testHeapFLA(int dum);

// funzione main()
int main(int argc, char* argv[])
{
// test argomenti
if (argc != 2) {
// errore: conteggio argomenti errato
printf("%s: wrong arguments counts\n", argv[0]);
printf("usage: %s vla iterations [e.g.: %s 10000]\n", argv[0], argv[0]);
return EXIT_FAILURE;
}

// estrae iterazioni
int iterations = atoi(argv[1]);

// esegue test
runTest(iterations, &testVLA, MYSIZE, "testVLA");
runTest(iterations, &testMallocVLA, MYSIZE, "testMallocVLA");
runTest(iterations, &testStackFLA, 0, "testStackFLA");
runTest(iterations, &testHeapFLA, 0, "testHeapFLA");

// esce
return EXIT_SUCCESS;
}

// runTest() - funzione per eseguire i test
void runTest(
int iterations, // iterazioni del test
void (*funcptr)(int), // funzione di test
int size, // size dell'array
const char *name) // nome funzione di test
{
// prende start time
clock_t t_start = clock();

// esegue iterazioni test
for (int i = 0; i < iterations; i++)
(*funcptr)(size);

// prende end time e mostra il risultato
clock_t t_end = clock();
double t_passed = ((double)(t_end - t_start)) / CLOCKS_PER_SEC;
printf("%-13s - Tempo trascorso: %f secondi\n", name, t_passed);
}

// testVLA() - funzione per eseguire il test del VLA
void testVLA(
int size) // size per VLA
{
int vla[size];

// loop di test
for (int i = 0; i < size; i++)
vla[i] = i;

// istruzione per evitare lo svuotamento totale della funzione usando GCC -O2
avoid_optimization = vla[size / 2];
}

// testMallocVLA() - funzione per eseguire il test del malloc VLA
void testMallocVLA(
int size) // size per malloc()
{
int *mallocvla = malloc(size * sizeof(int));

// loop di test
for (int i = 0; i < size; i++)
mallocvla[i] = i;

// istruzione per evitare lo svuotamento totale della funzione usando GCC -O2
avoid_optimization = mallocvla[size / 2];

free(mallocvla);
}

// testStackFLA() - funzione per eseguire il test dello stack FLA
void testStackFLA(
int dum) // parametro dummy
{
int stackfla[MYSIZE];

// loop di test
for (int i = 0; i < MYSIZE; i++)
stackfla[i] = i;

// istruzione per evitare lo svuotamento totale della funzione usando GCC -O2
avoid_optimization = stackfla[MYSIZE / 2];
}

// testHeapFLA() - funzione per eseguire il test dello heap FLA
int heapfla[MYSIZE];
void testHeapFLA(
int dum) // parametro dummy
{
// loop di test
for (int i = 0; i < MYSIZE; i++)
heapfla[i] = i;
}

Ok, come vedete è ampiamente commentato e quindi è auto-esplicativo, per cui non mi dilungherò sulle singole istruzioni e/o gruppi di istruzioni (leggete i commenti! sono li per quello!), ma aggiungerò, solo, qualche dettaglio strutturale.

Allora: visto che si tratta di un test comparativo ho scritto una funzione runTest() che chiama n-iterazioni della funzione da testare e conta il tempo impiegato. Il main() si limita a chiamare quattro volte runTest(), una per ogni funzione. Le quattro funzioni di test che ho scritto testano (come richiamato dai nomi, ovviamente): un C99-VLA (la variabile vla), un tradizionale malloc-VLA (la variabile mallocvla), un FLA (Fixed Lengh Array) allocato nello stack (la variabile stackfla) e un FLA allocato nello heap (la variabile heapfla). Per ogni test viene usato un (gran) array-size di 1000000 e il numero di iterazioni si decide al lancio dell'applicazione (questo è molto utile come vedremo tra poco). Ovviamente il malloc-VLA l'ho chiamato così non perché sia un vero e proprio VLA, ma perché rappresenta il modo tradizionale di creare a run-time un array con size "dinamico".

Notare che runTest() usa un function pointer per lanciare il test (avevamo visto qualcosa del genere parlando qui delle callback): ho usato la versione estesa della dichiarazione (void (*funcptr)(int) + passaggio della funzione con l'operatore &) ma vi ricordo che, ad esempio, GCC digerisce facilmente anche la dichiarazione semplificata (void funcptr(int) + passaggio senza l'operatore &). La versione estesa è, ovviamente, più portabile. E visto che siamo in tema di compilatori: anche se i VLA sono ammessi solo da C99 in avanti non c'è bisogno (se usate GCC) di specificare il flag -std=c99 in compilazione: siamo nel 2025 (come passa il tempo!) e le versioni recenti di GCC includono di default (come minimo) anche il C99 (oltre alle estensioni del GNU C).

E, già che ci siamo, facciamo un accenno sul discorso "compatibilità & retrocompatbilità": se proprio volete essere sicuri che quello che avete scritto rispetta uno standard in particolare dovete usare correttamente i flag di compilazione: ad esempio, se volete scrivere usando solo il C89, dovete aggiungere sulla linea di compilazione: -std=c89 -pedantic. Se poi state usando un GCC veramente datato allora la compilazione dell'esempio con i VLA vi darà Warning e/o errori, e dovrete ricompilare forzando (se possibile) la compatibilità col C99.

Notare anche che ho aggiunto, in ogni funzione di test, una semplice istruzione per usare l'array creato (é questa: avoid_optimization = ...), per evitare che, compilando con -O2, l'ottimizzatore del GCC azzeri il contenuto della funzione stessa: infatti, se l'array non lo usa nessuno, il nostro amico GCC si prende la libertà di eliminare (praticamente) la funzione, con il risultato che il test passa in 0 secondi!

E vediamo i risultati!

aldo@Linux $ gcc -O0 vla.c -o vla
aldo@Linux $ ./vla 2000
testVLA - Tempo trascorso: 3.918936 secondi
testMallocVLA - Tempo trascorso: 2.729077 secondi
testStackFLA - Tempo trascorso: 3.648311 secondi
testHeapFLA - Tempo trascorso: 3.623842 secondi

aldo@Linux $ gcc -O2 vla.c -o vla
aldo@Linux $ ./vla 2000
testVLA - Tempo trascorso: 0.664499 secondi
testMallocVLA - Tempo trascorso: 0.616732 secondi
testStackFLA - Tempo trascorso: 0.211779 secondi
testHeapFLA - Tempo trascorso: 0.258773 secondi

Come vedete ho eseguito test senza ottimizzazione (con il flag di compilazione -O0 che si può anche omettere visto che è il default) e con ottimizzazione (con il flag di compilazione -O2 ) e, ovviamente, mi è tornato utile il parametro n-iterazioni dell'applicazione, perché mi ha permesso di trovare un valore adatto a ottenere risultati significativi pur evitando tempi di esecuzione biblici per la versione senza ottimizzazioni. Come possiamo commentare? Beh, il VLA se la cava egregiamente, con e senza ottimizzazioni! Ottiene, praticamente, gli stessi risultati del suo diretto concorrente, il malloc-VLA, ed è più semplice da usare!

E allora, tornando sul pezzo: si può dire che il VLA è approvato!

MA PERÒ...

Beh, il però del VLA "cattivo" anticipato sopra ve lo spiegherò meglio nel prossimo articolo, e sappiate che non è tutto oro quello che luccica... e tanto per farvi un piccolo spoiler sulle prossime considerazioni finali: io non uso mai i VLA nel codice che scrivo!

Ciao e al prossimo post!